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al testo di Marina Pacifici
La cognizione del dolore
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Soltanto l'anima di una donna nel segreto dell'alba confida al silenzio in ascolto l'amarezza e le pene. Solo un cuore disperso nelle sfumature intime della tristezza ha profonda cognizione del dolore.
E resto prigioniera di un tormento senza voce nel mio tacito de profundis in inquietudini abissali a scontare un ergastolo che non m'appartiene brancolando nella tenebra verso un chiarore
mentre guardo i polsi serrati da invisibili catene e mi perdo col pensiero oltre il filo spinato d'ogni giorno sognando vele libere al vento, un paio d'ali, un'altra vita e nuove aurore.
Nota: “…parve a tutti di leggere la parola terribile della morte e la sovrana coscienza dell’impossibilità di dire: -Io- “. Da “La cognizione del dolore” di Carlo Emilio Gadda, romanzo incompiuto, da cui la poesia riprende liberamente il titolo.
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